Abbiamo scelto con la massima cura i nostri diffusori acustici da scaffale, abbiamo selezionato ogni elemento del nostro sistema high end, ma magari il suono non è come vorremmo, anche se abbiamo investito molto impegno e risorse nel nostro sistema audio.
E se il problema non fossero i singoli elementi, ma l’insieme? O meglio, il loro posizionamento?
Ecco le cinque regole d’oro per posizionare i diffusori da scaffale. Ovviamente ognuno ha i suoi gusti e le sue preferenze, perciò ricordiamo che non esiste una regola precisa.
La prima regola, quando si pianifica la disposizione della propria sala d’ascolto, è forse la più complessa: è necessario guardare in prospettiva e tenere a mente l’obiettivo finale. Cosa significa questo? Se sogniamo di ricavare lo spazio del nostro impianto vicino ad una grande finestra, ma stiamo ancora cercando il divano dei sogni, è meglio cominciare a pensare allo spazio per la musica solo quando le altre variabili saranno definite. Per quanto i diffusori acustici da scaffale siano molto più versatili delle varianti tower, non possono essere posizionati in qualsiasi punto della stanza: meglio, ad esempio, evitare che siano troppo vicini al muro o vicini a oggetti in vetro o finestre. Quindi, se volete cominciare a posizionare i vostri diffusori, fermatevi con l’home decor!
Una delle regole d’oro più conosciute nel mondo dell’alta fedeltà riguarda il posizionamento dei diffusori acustici rispetto alla posizione d’ascolto. I diffusori acustici da scaffale vanno orientati alle ore 10 e 10, angolandoli verso la posizione d’ascolto preferita. Ricordiamoci sempre che l’altezza dei tweeter dovrebbe essere la stessa in cui si trova l’orecchio dell’ascoltatore, una volta seduto nella posizione dedicata all’ascolto.
Se scegliete di mettere i diffusori acustici da scaffale sopra ad una mensola o magari ad un tavolo, dovrete lavorare di più per isolare il cabinet dalla superficie su cui appoggia, inserendo tra la base e la superficie un materiale disaccoppiante come dei piedini o delle punte, che staccheranno la parte inferiore del cabinet dalla superficie d’appoggio. Eviteremo così che le vibrazioni influiscano sulla pulizia del suono. Proprio per questo motivo Electa Amator III e Minima Amator II presentano già con i piedini. Oltre a loro, anche le basi dei diffusori Sonetto I e Sonetto II sono disegnate con l’obiettivo di facilitare il posizionamento su scaffale.
Se invece preferite affidare i vostri speakers allo stand, fate in modo di scegliere il modello consigliato per quel tipo di diffusore, o quantomeno un modello completamente compatibile.
Se gli spazi sono piccoli, o se il progetto della stanza della musica prevede, ad esempio, un grande tavolo basso attorno a cui poter girare, meglio fare attenzione alla distanza dei diffusori acustici dallo scaffale, dalla parete di fondo o dalle pareti laterali. Se distano meno di 50 cm dal muro, vanno ulteriormente allontanati. Se avete scelto i bookshelf della collezione Sonetto, potete non considerare questa variabile! La basetta dal design brevettato è studiata proprio per consentire l’uscita dell’aria dal condotto reflex sul fronte del diffusore. Questo permette di poterli posizionare senza bisogno di distanziarli dalla parete di fondo.
Allo stesso modo, se i diffusori vengono appoggiati su una mensola, assicuratevi di lasciare aria e spazio attorno ai diffusori, per evitare che ci sia un’alterazione indesiderata delle basse frequenze, creando il classico effetto “rimbombo”.
Per quanto lo stile e l’estetica siano elementi vitali quando si tratta di fare di una stanza un luogo soddisfacente in cui vivere, è meglio evitare di collocare i diffusori nelle immediate vicinanze di pareti spoglie, grandi finestre, pavimenti senza tappeti, prediligendo invece materiali assorbenti come tappeti, tendaggi, oppure piante folte.